11 Agosto

11 agosto 2014

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Faceva già caldo, i pochi alberi rimasti sulla piazza, avevano il fogliame bruciato dal sole e dal fumo dei treni e facevano ben poca ombra. Ma io pensavo solo ai camioncini e non mi importava del caldo. Dopo una mezz’ora, Jacqueline mi disse che aveva sete e avrebbe bevuto volentieri una gazzosa, il tempo c’era. Le dissi di andare a prenderla da sola, non dovevo lasciarmi sfuggire gli operai; lei ci rinunciò e comprò due gelati. Li mangiammo in fretta: ci colavano tra le dita, erano troppo dolci e ci fecero venire più sete. Era l’11 agosto

Marguerite Duras, Il marinaio di Gibilterra, 1952, tr. it. L. Prato Caruso, Feltrinelli, 1993, pp. 9-10

In una delle prime estati del dopoguerra, una coppia di francesi viaggia in Italia. Nel caldo torrido dell’11 agosto, a Pisa, i due giovani trovano un passaggio sul camioncino di un operaio che li invita in un paesino sulla costa tirrenica. Lì – racconta – si può pescare, passeggiare per il porto e incontrare la leggendaria signora che vive sullo yacht bianco chiamato Gibilterra. Il racconto esercita sul giovane francese una potente attrazione che lo porterà davvero a incontrare la signora del Gibilterra e a imbarcarsi sul suo yacht per un viaggio dalle innumerevoli soste e fughe, che lo allontana per sempre dalla vita precedente.

Dicono del libro
“Un impiegatuccio borghese, scontento del lavoro che fa, della donna con la quale vive, trova il coraggio, durante i giorni di ferie trascorsi a Firenze in un agosto torrido, di prendere una decisione che meditava da tempo: piantare la sua compagna e il lavoro. Mette in atto questa decisione pochi giorni dopo, a Rocca, un paesino vicino a Sarzana. E come per premiare il suo coraggio, il caso sembra finalmente accorgersi di lui”.
(Dalla quarta di copertina dell’ed. Feltrinelli, op. cit.)

Altre storie che accadono oggi

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“La matura perfezione di questa giornata -/ l’undici agosto ma è come fosse settembre…”
Attilio Bertolucci, L’undici agosto

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“… L’ingenuità della donna, incapace di decifrare quei documenti e del tutto indifferente al ritorno ossessivo di quella data… Cuando saò grande tuciderò Ange 11 gosto 1944”
Michel Tournier, Mezzanotte d’amore

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“… ‘Sento molto la tua mancanza, Ana’ questa fu la prima cosa che mi disse l’11 agosto, a sorpresa, all’ora della siesta…”
Almudena Grandes, Atlante di geografia umana

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