3 Luglio

3 luglio 2013

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Era il tre luglio. C’erano un’afa e una calura insopportabili. A Velciàninov era capitata una giornata fastidiosissima; tutta la mattina aveva dovuto girare a piedi o in vettura, e in prospettiva c’era la necessità imprescindibile di far visita quella sera stessa a un signore di cui aveva bisogno, uomo d’affari e consigliere di stato, nella sua villa, da qualche parte sul Fiumicello Nero, e coglierlo in casa di sorpresa. Dopo le cinque Velciàninov entrò finalmente in un ristorante (molto dubbio, ma francese), sul Nevskij prospékt presso il ponte della Polizia, sedette nel suo solito angolo al suo tavolino e chiese il suo pranzo quotidiano

Fiodor Dostoevskij, L’eterno marito, 1870, tr. it. A. Polledro, Mondadori 1989, p. 10

È il 3 luglio di un anno dell’Ottocento, quando ha inizio la vicenda di Velciàninov, che invece di partire per la villeggiatura, decide di restare a Pietroburgo per stare dietro a una causa. È un uomo sui quarant’anni, soffre d’insonnia e da qualche tempo ha l’impressione di essere seguito. Lo aspetta in effetti  l’incontro con il marito di una sua ex amante e con una bambina di otto anni, Liza, forse la figlia avuta da quella relazione. Preso da questa rivelazione e dalle sue conseguenze, Velciàninov dimentica “perfino il tempo”, in quel luglio afoso trascorso in città. 

Dicono del libro
L’eterno marito è una delle pochissime opere, forse l’unica, in cui Dostoevskij abbia descritto l’abisso, il ‘sottosuolo’ dell’ordinario, l’abiezione del quotidiano. Velciàninov non è che un ‘piccolo peccatore’, un uomo qualunque; non è spinto da passioni stragrandi, da volontà titaniche; è un non-diverso”.

(Dalla quarta di copertina dell’ed. Mondadori, op. cit.)

 

Altre storie che accadono oggi

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“…Più di tre anni fa lo vidi per la prima e ultima volta. Fu il tre di luglio, a una festa della società dei pompieri…”
Franz Kafka, Il castello (tr. it. Paola Capriolo, Einaudi)
vedi Quel fatale 3 luglio nel castello di Kafka

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“…Quando oggi abbasso gli occhi sul numero del 3 luglio 1958, tento di credere alla data, e insieme a un giorno che forse è esistito davvero…”
Ingeborg Bachmann, Malina

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“…Fu il 3 luglio che la vedova del colonnello cominciò a ricamare…”
Ingeborg Bachmann, Il caso Franza

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“… Era un giorno magnifico (il 3 luglio)…”
Matthew P. Shiel, L’isola degli inganni