8 Ottobre

8 ottobre 2013

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Quella mattina dell’8 ottobre, come tutte le mattine, la vecchia lappone Skolt Naska Mosnikoff si era alzata, si era fatta il caffè, aveva sbriciolato nella tazza un pezzo di delizioso formaggio lappone ed era poi andata dietro l’angolo della casa per i suoi bisogni mattutini. Durante la notte era nevicato e la casupola, appena più grande di una casetta per i giochi dei bambini del sud, si era graziosamente coperta di una coltre bianca. (…)
Naska si ricordò che quel giorno avrebbe dovuto compiere novant’anni, se era davvero l’8 ottobre. E così doveva essere

Arto Paasilinna, Il Bosco delle Volpi, 1983, tr. it. E. Boella, Iperborea, ed. cons. 2003, p.141

A metà della vicende raccontate nel Bosco delle Volpi – la fuga di un ladro di lingotti d’oro, che cerca riparo  nella solitudine della Lapponia, dove incontra un maggiore dell’esercito anch’egli in fuga dalla sua esistenza precedente – fa la sua comparsa una vecchia lappone, una delle ultime rappresentanti dell’etnia  Skolt. Il giorno del suo novantesimo compleanno, l’8 di ottobre, con la scusa di festeggiarla, gli assistenti sociali del suo villaggio cercano di portarla in una casa di riposo. Ma Naska Mosnikoff riesce a scappare, con il suo gatto, a resistere al viaggio nella neve e a trovare infine riparo nel rifugio dei due uomini. Testimone di guerre, rivoluzioni, spostamenti di confini nelle terre che si affacciano sul Mar Glaciale Artico, Naska misura il tempo con le feste religiose ortodosse. Anche quell’8 di ottobre ringrazia  san Dimitri per tutti i giorni che le sono stati concessi, non immaginando l’avventura e le novità che ancora la attendono quel giorno e i seguenti.

Dicono del libro
“Così, è nella capanna dei boscaioli del monte Kuopsu, vicino all’inquietante Bosco delle Volpi, in uno sperduto angolo della foresta lappone, che casualmente si ritrovano Oiva Juntunen con i suoi lingotti d’oro, Sulo Remes, maggiore alcolizzato in congedo sabbatico, e Naska Mosniikoff,gagliarda ultranovantenne evasa dal ricovero per vecchi. Non è un caso se è sempre la fuga il destino dei protagonisti di Paasilinna”.
(Dalla quarta di copertina dell’ed. Iperborea, op. cit.)

Altre storie che accadono oggi

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“… 8 ottobre 1846. Cari e venerati genitori! Il sottoscritto si trova nella gradita situazione di annunziar loro il parto felice, avvenuto mezz’ora fa, della loro figlia…”
Thomas Mann, I Buddenbrook

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“… nel giorno 8 ottobre e consumato nella stessa data con la conseguente nascita d’un erede di sesso femminile…”
James Joyce, Ulisse

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“… L’8 ottobre raggiungemmo l’alto corso del fiume Kennebec…”
Gore Vidal, Burr

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“… Più progredivano col lavoro, più il lavoro li avrebbe resi liberi. L’otto di ottobre posarono la millesima pietra…”
Paul Auster, La musica del caso