14 Ottobre

14 ottobre 2013

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Immagine composita, codificata otticamente dall’apparecchio di scorta della nave aerea trans-canale Lord Brunel: veduta aerea dei sobborghi di Cherbourg, 14 ottobre 1905.
Una villa, un giardino, un terrazzo.
Cancellate le curve in ferro battuto del terrazzo, scoprendo una poltrona a rotelle e la sua occupante. La luce del sole al tramonto si riflette sui raggi nichelati delle ruote. L’occupante, proprietaria della villa, appoggia le mani artritiche sulla stoffa, lavorata da un telaio Jacquard. Queste mani consistono di tendini, tessuti, ossa. Attraverso un silenzioso processo di tempo e di informazioni, i fili all’interno delle cellule umane si sono intessuti in una donna.  Il suo nome è Sybil Gerard

William Gibson, Bruce Sterling, La macchina della realtà, 1991, tr. it. D.Zinoni, Mondadori, Milano, 1995, p. 9

In questo romanzo di Gibson e Sterling la storia  – nell’Ottocento – ha preso un corso alternativo. Le ricerche pionieristiche sulla macchina analitica di Charles Babbage e di Ada Byron (la figlia del poeta) hanno  condotto alla creazione dei primi computer, alimentati a vapore, grazie a cui i governi registrano informazioni su schede perforate. Lo stesso Byron non è morto in Grecia nel 1824, ma è diventato primo ministro di una Gran Bretagna dominata dal partito degli Industriali Radicali. La catena di conseguenze prodotte da questi eventi alternativi sulla scena dell’Europa porta lontano ed è raccontata a partire da singole immagini. La prima di queste immagini è catturata in un paese sulla Manica, il 14 ottobre del 1905. Mostra Sybil Gerard, figlia di un avversario del progresso industriale, impiccato anni prima, mostra i pensieri e i ricordi della donna, che danno inizio al racconto di questa storia possibile. “E la Memoria si volta, riflessa, veloce come la luce, lungo un’altra deviazione…”.


Dicono del libro
“Che cosa sarebbe successo nel mondo se più di un secolo fa un geniale scienziato vittoriano fosse riuscito a creare il primo computer? Quale sarebbe stato il destino dell’allora trionfante Impero Britannico? Sviluppando con straordinaria abilità narrativa questa affascinante ipotesi di partenza (che comunque i due autori ritengono teoricamente possibile) William Gibson e Bruce Sterling, gli inventori della letteratura cyberpunk, hanno daoto vita a uno dei più avvincenti romanzi sulle realtà alternative della fantascienza contemporanea”.

(Dalla quarta di copertina dell’ed. Mondadori, op. cit.)

Altre storie che accadono oggi

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“… La sera del 14 ottobre la Città dell’Acciaio era investita di un vero e proprio esercito di cronisti..”
Jules Verne, I 500 milioni della Begum

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“… Il 14 ottobre, nelle ultime ore del pomeriggio, arrivò per lei una strana lettera…”
Elio Vittorini, Il garofano rosso

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“… Il 14 ottobre 1880 la nebbia avvolgeva la baia di Port Breton…”
Stanislao Nievo, Le isole del Paradiso

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“… il generale aveva appeso la camicia a brandelli in mezzo alla stanza, appiccicandoci un foglio con sopra scritta la data dell’evento: 14 ottobre 1959…”
Paul Auster, Moon Palace