Ora legale

Nella notte fra il 29 e il 30 marzo 2025, nei paesi che la adottano, va in vigore l’ora legale: in Italia è più di un secolo – salvo qualche lunga interruzione – che l’espediente per allungare le giornate primaverili ed estive è attivo.
Gli effetti di questo jet-lag, ridotto ma concreto, si risentono nei ritmi circadiani e nelle abitudini, generando per alcuni giorni piccole confusioni sul prima e sul dopo (che ore sono? che ore sarebbero?). Un po’ come avviene nei cambiamenti di fuso, quando ci si sposta nello spazio.
Vent’anni fa, l’artista Olafur Eliasson dedicò un’opera molto bella alla mappa della luce solare. Daylight Map è composta di 24 tubi al neon sagomati come le linee verticali che suddividono la Terra in zone col medesimo orario. Tali linee, lungi dall’essere diritte, si presentano spezzettate, zigzaganti, con rientri e scarti verso est od ovest, poiché seguono confini e situazioni collegate alla mappa politica del pianeta. Invece di assomigliare all’aspetto geografico della terra la mappa della luce si conforma a una tabella di fusi orari internazionali restituendo in tempo reale le condizioni della luce nel globo: “le zone in cui è giorno sono illuminate. Quando il sole tramonta in queste zone, la luce al neon si spegne, mentre viene accesa nelle zone in cui il sole sta sorgendo”. 
Una partitura che sincronizza la luce con la struttura spaziale della griglia e rende percepibile il nesso fra il fenomeno naturale e la convenzione della sua misura. 

L’immagine è tratta dal sito olafureliasson.net (foto Marc Woods). 

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