Un anno di tempo: Time’s News n. 52

Un anno di studi, ricerche, mostre ed esperimenti sul tempo: sono raccolti e presentati nel numero 52 di “Time’s News”, una pubblicazione collegata strettamente all’ISST (l’International Society for the Study of Time) e curata dall’artista-ricercatrice Emily DiCarlo.
Il volume si apre in copertina un’installazione monumentale di Tim Etchells (ne abbiamo parlato anche qui) in cui l’artista britannico propone uno dei suoi esperimenti del pensiero, scrivendo con il neon la frase “This precise moment in time as seen from the future”. Prosegue con gli storici collage fotografici di Laura Grisi che ripetono immagini cronometriche (Tempo reale; Ipotesi sul tempo, 1975) ed entra nel vivo delle tematiche affrontate durante il 2021.
A Glossary of Emergence racconta l’anno in cui la pandemia ha continuato a modificare l’assetto delle relazioni pubbliche e private attraverso un dizionario di parole ed espressioni chiave (fra cui affordance, paradigme, change, autopoesis, self-organizing) mutuate da studi interdisciplinari sui temi della complessità e del concetto sfaccettato di “emergenza”.
Visualizing time. A recent survey of time-focused art offre una galleria di opere d’arte e mostre che – sempre nel corso del 2021 – hanno trattato del tempo: oltre all’installazione di Etchells al Circo Massimo di Roma per il Capodanno e all’esposizione dedicata a Laura Grisi al Muzeum Susch, scorrono le immagini dell’Autobiografía para un presente continuo dello spagnolo Pablo Rubio nel Vestibulo dell’Hospital General di  Córdoba; Time Delation di Daniel Arsham; l’Antarctic Air del britannico Wayne Binitie; Timeframe di H.H. Lim; il diario della quarantena attraverso i quotidiani di Tatiana Trouvé e quello cromatico di Susan Rose Dalton.
Dopo due testi poetici di Eric Kincanon, c’è un’altra galleria visuale, Stones on Stools, curata da Paul Harris che raccoglie la sua collezione di pietre sagomate dal tempo, allestite su sgabelli d’epoca, a loro volta parte di una collezione.
Fra i volumi recenti, le ristampe, e le nuove edizioni affrontate nell’ultima parte di Time’s News, emerge una riflessione sull’esperienza temporale in carcere con il libro The Cage of Days; letture su tempo, narrazione, memoria (fra cui Performing Memories. Media, Creation, Anthropology and Remembrance a cura di Gabriele Biotti); raccolte di lectures, come Time to Think of Time a cura di Peter Hancock;  il racconto della performance we imitate sleep to dream of dissent (FADO Performance Art Centre di Toronto) e, in chiusura, il resoconto del worskshop Contemporaneità barocca, tenutosi a Roma, Palazzo Barberini e Galleria Borghese il 20 settembre del 2021.
(a.s.)

“Time’s News” 52, 2021; © 2022 by Time’s News, Inc. Printed in Canada through Blurb Publishing

 

Tim Etchells TimE.

L’arrivo del 2021 è stato salutato a Roma da una notevole serie di interventi artistici in cui il tema del tempo emerge con forza. Fra le opere scelte (qui le informazioni), c’è quella visibile nell’immagine di apertura: l’installazione dell’artista britannico Tim Etchells. Una imponente scritta al neon – montata al Circo Massimo – dice “This precise moment in time as seen from the future”.
Un pensiero sul tempo, come molti che l’artista-performer-scrittore ha elaborato negli anni (e del resto se leggiamo di seguito il suo nome e l’iniziale del cognome, il tempo – TimE. – appare immediatamente).
Come riporta nel suo accuratissimo sito, le scritte sono una sorta di “open-ended thought-experiment”, un esperimento aperto, in cui chi legge è sollecitato a muoversi sottilmente nel tempo e nel linguaggio.
In particolare, “Questo preciso momento nel tempo, come se fosse visto dal futuro” viene da un’opera del 2016, As Seen, in cui si chiede a chi guarda “di considerare l’istante esatto, in cui vede l’opera, come se quell’istante fosse osservato da un momento successivo nel tempo”.

Nel loop che si crea in questa esperienza, lo spettatore è preso simultaneamente all’interno di due incontri,  “uno con l’opera in sé e l’altro con l’immaginazione del momento futuro in cui guarderà indietro a quell’incontro”.
Etchells invita così a un esercizio di ginnastica temporale, memore di Borges e dei tanti tesori concettuali accumulati nella psicologia e nella filosofia del linguaggio: fermarsi a guardare il presente come se quel presente fosse già nel futuro.
Una situazione aperta e incompletabile, un dispositivo per entrare in risonanza con minime frazioni di tempo, che ci sfuggono, ma di cui l’esca visiva creata dall’artista ci rende, per un preciso momento, consapevoli. 

Qui il sito dell’artista 
Qui l’intervista di Exibart a Francesca Macrì e Claudia Sorace, curatrici artistiche del progetto Oltre tutto del Comune di Roma per il Capodanno 2021
(as)