12 Maggio

12 maggio 2016

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12 maggio
Non so se spiriti ingannevoli aleggiano su questo paesaggio, o se è la calda, celestiale fantasia nel mio cuore, che rende così paradisiaco tutto quello che mi circonda. Proprio all’ingresso del villaggio c’è una fontana, una fontana alla quale mi sento legato come da un sortilegio, come Melusina con le sue sorelle. Scendi il pendio di un breve colle e ti trovi davanti a una grotta, in cui scendono almeno venti gradini e, in fondo, da rocce marmoree sgorga un’acqua purissima. Il muretto che la recinge in alto, formando un parapetto, gli alberi alti, che ricoprono tutt’intorno lo spiazzo, la freschezza del luogo, tutto è così attraente e così misterioso

Johann Wolfgang Goethe, I dolori del giovane Werther, 1774, tr. It. A. Pandolfi, Bompiani 1987, p. 11 (altra ed. Mondadori)

Nei primi giorni del maggio 1771, Werther si trova in campagna, da solo, per sistemare degli affari di famiglia. Quella del dodici maggio è la terza lettera che scrive all’amico Wilhelm per raccontare le sue giornate, durante le quali esplora il territorio, scoprendo luoghi quasi fatati e la bellezza del paesaggio tedesco in primavera. Non ha ancora conosciuto Charlotte, la ragazza di cui si innamorerà senza speranza, poiché lei andrà in sposa ad Albert. Ancora, in quel giorno di maggio, Werther è in grado di “godere del presente”, degli incontri e della natura, incondizionatamente.

 

 

 

Dicono del libro

 

Altre storie che accadono oggi

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“… 12 maggio… E’ la forma delle nuvole, o il colore della luce, il colore delle cose, così mutevole, che, passando attraverso i miei occhi, ha turbato il mio pensiero?
Guy de Maupassant, L’Horlà

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“… 12 maggio. Voglio cominciare con i fatti – fatti nudi, semplici, verificati da libri e cifre, sui quali non possa esserci dubbio…”
Bram Stoker, Dracula

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“… Maggio, se permetti (…) Dodici maggio 1852…”
Luigi Pirandello, Amicissimi -Novelle per un anno (segnalato da Nicoletta Cardano)

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“… Il 12 maggio, una settimana dopo il battagliero articolo sullo Svenska Dagbladet, arrivò finalmente la primavera…”
Bjorn Larsson, I poeti morti non scrivono gialli (segnalato da @nicolazamperini)


Restany   
Pierre Restany, decruciverba politico per il no al referendum sul divorzio del 12 maggio 1974 (segnalazione di Michele Brescia)

 

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