15 Agosto

15 agosto 2014

Io sono nato nella città di Bombay… tanto tempo fa. No, non va bene, impossibile sfuggire alla data: sono nato nella casa di cura del dottor Narlikar il 15 agosto 1947. E l’ora? Anche l’ora è importante. Bè, diciamo di notte. No, bisogna essere più precisi… Allo scoccare della mezzanotte, in effetti. Quando io arrivai le lancette dell’orologio congiunsero i palmi in un saluto rispettoso. Oh, diciamolo chiaro, diciamolo chiaro; nell’istante preciso in cui l’India pervenne all’indipendenza, io fui scaraventato nel mondo. Ci fu chi boccheggiò. E, fuori della finestra, folle e fuochi d’artificio. Pochi secondi dopo, mio padre si ruppe un alluce; ma questo incidente era una bazzecola se paragonato a quel che era accaduto a me in quel tenebroso momento: grazie infatti alle tirannie occulte di quelle lancette dolcemente ossequianti, io ero stato misteriosamente ammanettato alla storia, e il mio destino indissolubilmente legato a quello del mio paese. Nei tre decenni successivi non avrei avuto scampo

Salman Rushdie, I figli della mezzanotte, 1980, tr. it. E. Capriolo, Garzanti 1987, p.11

Fra mezzanotte e l’una del 15 agosto 1947, mentre l’India, dopo il lungo dominio inglese, diventa indipendente, entro le frontiere del nuovo stato nascono mille e uno bambini, dotati di poteri e potenzialità straordinarie. Uno di loro – il narratore di questa storia mitica e allegorica – è Saleem Sinai, nato a Bombay in una famiglia benestante. La sua dote è vedere nei pensieri delle persone e collegare telepaticamente le menti degli altri bambini della mezzanotte. Scoprirà questo suo potere verso i dieci anni, così come scoprirà di non essere esattamente il figlio dei suoi genitori. Intanto, la storia dell’India procede, fra partizioni, conflitti di religione, ascesa di nuovi leader; una storia che non si può riassumere (come la vita di Saleem) e che ha inizio alla metà del sacro mese di agosto, mese di ricorrenze nazionali e feste religiose.

 

Dicono del libro
“Sinai, l’eroe di questo straordinario romanzo picaresco tradotto in più di 15 lingue, è nato a Bombay il 15 agosto 1947 allo scoccare della mezzanotte., nel momento in cui l’India proclama l’indipendenza. Come lui, tutti i ‘mille e uno’ bambini della mezzanotte possiedono doti straordinarie: forza erculea, capacità di rendersi invisibili e di viaggiare attraverso il tempo, bellezza soprannaturale. Ma lui soltanto può penetrare nel cuore e nel cervello di altri esseri umani”.
(Dalla quarta di copertina dell’ed. Garzanti, op. cit.)

Altre storie che accadono oggi

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“… anche stasera, 15 agosto 1821, mio compleanno, verso le 10 mi sono distolto dalla mia passeggiata notturna fino in fondo a via Oxford, per rivederla passando…”
Thomas de Quincey, Confessioni di un mangiatore d’oppio

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“… Ero venuto per riposarmi un quindici giorni e càpito che è la Madonna d’agosto…”
Cesare Pavese, La luna e i falò

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“… Siamo al 15 agosto. La canicola dura da tre settimane. Il caldo è insopportabile sia dentro che fuori…”
Agota Kristof, La prova

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“… Il 15 agosto del 1901 Lello scrisse sul suo quaderno che Alfonsa aveva partorito una bambina…!
Clara Sereni, Il gioco dei regni

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“… Il 15 agosto del ’45 a Castiglion del Lago si tenne la regata, la prima del dopoguerra..”
Marco Rufini, Il lago

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“… Ne disprigionò fuori a un tratto tutte le donne che ci abitavano seminude nel ferragosto…”
Carlo Emilio Gadda, L’incendio di Via Keplero (segnalazione di @la_peau_douce)

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