5 Luglio

5 luglio 2014

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Comunque sia, i nostri trovarono il posto così piccolo che temettero di non trovarvi da dormire, e andarono oltre come due viaggiatori che disdegnano una cattiva locanda di villaggio e si spingono fino alla città più vicina. Ma il Siriano e il suo compagno se ne pentirono presto. Camminarono a lungo senza trovare nulla. Alla fine scorsero un lumicino; era la terra: roba da far pena a gente che veniva da Giove. Tuttavia, per paura di doversi pentire per la seconda volta, risolsero di sbarcare. Passarono sulla coda della cometa e, trovando un’aurora boreale pronta, ci entrarono dentro, e arrivarono sulla terra dal bordo settentrionale del mar Baltico, il cinque luglio millesettecentotrentasette, nuovo stile

Voltaire, Micromega, 1752, tr. it. M. Moneti in Candido, Zadig, Micromega, L’ingenuo, Garzanti 1973, ed. cons. 2012 e-book

In questo racconto fantastico di Voltaire, il protagonista è uno scienziato di proporzioni gigantesche, di nome Micromega, abitante di un pianeta che gira intorno alla stella Sirio. Bandito dal suo paese a causa di una pubblicazione non gradita alle autorità, è partito per un viaggio stellare. Su Saturno, pianeta molto più piccolo di quello da cui proviene, ha conversato con un filosofo del posto, confrontando le idee sulla natura e sulla durata della vita. Insieme proseguono il viaggio, saltando dagli anelli di Saturno alle sue lune, da una cometa ai satelliti di Giove, da Marte a un minuscolo pianeta, la Terra, con abitanti quasi invisibili. Percorrendo un’aurora boreale sulle coste del mar Baltico, sbarcano su questa piccola palla “che gira intorno al sole in modo maldestro”, in un giorno che – secondo il calendario – è il 5 di luglio del 1737.

Dicono del libro
“Il tema centrale è quello del viaggio come strumento di educazione, della scoperta di mondi nuovi e delle riflessioni che ne nascono. Il viaggiatore, un extraterrestre cacciato da un’accademia scientifica del suo pianeta, comincia questo itinerario culturale attraverso mondi diversi, interrogando tutti quelli che incontra e acquistando sempre nuove nozioni di scienza, di metafisica e di morale”.
(Dall’Introduzione di M. Moneti all’ed. Garzanti, op. cit.)

Altre storie che accadono oggi

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“… E la dichiarazione dell’Indipendenza che ci leggeva tutti i 5 luglio, nella sala ellittica del Capitolio, l’imperioso Valentin Gómez…”
Adolfo Bioy Casares, L’invenzione di Morel

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“… 5 luglio. È l’alba e io scrivo presso la finestra aperta, per aver luce…”
Antonio Fogazzaro, Il mistero del poeta

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“… In realtà, Gradus partì da Onhava, sull’aereo per Copenaghen, il 5 luglio…”
Vladimir Nabokov, Fuoco pallido

 

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