I colori delle date (uno studio di Oliver Sacks)

Il neurologo Oliver Sacks, negli studi raccolti col titolo Musicofilia. Racconti sulla musica e il cervello (ed. it. Adelphi), riporta l’esperienza del compositore Michael Torke che, sin da piccolo, associa la musica ai colori. Anche se la ricerca di corrispondenze  fra tonalità musicali e colori è stata sempre praticata, la percezione simultanea e involontaria di un rapporto fra un brano musicale e una sfumatura cromatica è più rara e riguarda quelle persone dotate di capacità sinestetiche.
osNel ripercorrere l’esperienza di Michael Torke, Sacks rivela che questa “istantanea congiunzione di sensazioni” riguardava anche esperienze non musicali: “per lui le lettere dell’alfabeto, i numeri e i giorni della settimana hanno tutti il loro particolare colore e anche una topografia o un paesaggio peculiari”. E prosegue, in nota, con l’elenco delle associazioni (dal verde lunedì alla domenica nera) e con l’esempio eloquente: “Non appena si fa riferimento a una data, immediatamente nella mente di Michael appare il suo correlato cromatico e topografico. Domenica 9 luglio 1933, per esempio, genererà  all’istante l’equivalente cromatico della domenica, e poi quello del giorno, del mese e dell’anno, spazialmente coordinati”. Tale capacità è messa in relazione, infine, con la mnemotecnica: “questo tipo di sinestesia ha una certa utilità come aiuto per la memoria”.

ps Oliver Sacks è morto il 30 agosto del 2015: qui l’aggiornamento di questo post.

Antonella Sbrilli @asbrilli

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