I Maggio
1 maggio 2016 |
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Il primo maggio deposi davanti all’altare della Madonna un fascio di lillà, camomille e rose, come le mie compagne di catechismo, e tornai a casa tutta fiera dei miei “fiori benedetti”. Mia madre fece la sua risatina irriverente e guardò il mio mazzo che attirava i maggiolini in salotto, fin sotto la lampada: “Credi che non lo fossero, prima?”. Non so da dove le venisse la sua distanza da ogni forma di culto. Avrei dovuto chiederglielo.
Colette, Sido, 1930, tr. it. A. Bassan Levi, Adelphi, 1989, p. 31
La protagonista di questo racconto è Sido, la madre della scrittrice Colette, che la presenta esperta conoscitrice della vita delle piante e adepta di una religione naturale tutta sua. Nella campagna francese, alla fine dell’Ottocento, questa donna si orienta nel tempo – non solo atmosferico – seguendo il comportamento degli alberi e degli animali, dei venti, del terreno e di ogni dettaglio della natura. Anche i giorni, in questa visione del mondo, sono liberi dai riti e dagli obblighi di qualunque religione ufficiale.
“Quest’arbor ch’è traslato al novo maggio/…” “… Era il primo maggio quando i due arrivarono finalmente sull’orlo della valle di Forraspaccata…” “… Alle nove del mattino del primo maggio 1919, un giovanotto si rivolse al portiere dell’Hotel Biltmore…” “… Fu nell’alba serena e luminosa del giorno primo del mese majolino ch’io, dopo una notte di triboli e di smanie, al primo tocco della campanella, mi recai alla chiesa del convento…” “… 1 maggio Oggi è la festa dei lavoratori, in quasi tutti i paesi del mio continente natale…”
Altre storie che accadono oggi
Torquato Tasso, Sono assomigliate le sue speranze agli alberi che si piantano il primo di maggio (Le Rime)
segnalazione di Luigi Scebba
J. R. R. Tolkien, Lo Hobbit
Francis Scott Fitzgerald, Primo maggio (Racconti dell’età del jazz)
Vincenzo Consolo, Retablo
Tommaso Landolfi, Cancroregina