15 Settembre

15 settembre 2015

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Il 15 settembre 1840, verso le sei del mattino, il Ville-de-Montereau, sul punto di partire, lanciava grosse spire di fumo davanti al quai Saint-Bernard. Arrivava gente trafelata; barili, rotoli di corda, cesti di biancheria ingombravano il passaggio; i marinai non davan retta a nessuno; urti, spintoni; i bagagli venivano issati a bordo fra i due tamburi e il baccano si scioglieva nel fischio vago e denso del vapore che sprigionandosi tra fogli di lamiera avvolgeva tutto in una nube biancastra mentre la campana, a prua, non smetteva di rintoccare.
Finalmente la nave partì; e le due rive cominciarono a svolgersi come due larghi nastri trascinando via la loro processione di magazzini, fabbriche, cantieri. Un giovane di diciott’anni, con i capelli lunghi, se ne stava immobile vicino al timone tenendo un album sotto il braccio. Guardava passare, nella nebbia, campanili e palazzi di cui sapeva il nome; a un tratto, con un’ultima occhiata, abbracciò l’Île Saint-Louis, la Cité, Notre-Dame; poi, mentre Parigi scompariva rapidamente, si lasciò sfuggire un gran sospiro

Gustave Flaubert, L’educazione sentimentale, 1869, tr. it. G. Raboni, Garzanti 1985, p.3

Ha inizio il 15 settembre del 1840 la storia di Frédéric Moreau, diciottenne di passaggio a Parigi sul battello che lo porta a casa dopo la fine della scuola e una visita a uno zio a Le Havre. È lì, ed è quel giorno, che fa la conoscenza dell’editore e mercante d’arte Jacques Arnoux, e della moglie di questi, Marie, il cui fascino segna per sempre la sua educazione sentimentale. Frédéric incontrerà altre donne, sarà coinvolto in diverse imprese, ma l’apparizione della donna sul battello, con i capelli neri, il profilo diritto, la linea del mento, tutta la figura incisa “nel blu-cielo dello sfondo” di quel 15 settembre, rimangono e ritornano nella sua memoria in tante stagioni successive.

Dicono del libro

Altre storie che accadono oggi

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“…. Verso la fine di agosto egli rimandò la cosa a ottobre, ma Nanà furibonda dichiarò che sarebbe andata alla Mignotte il quindici settembre…”
Émile Zola, Nanà

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“… Il mattino del 15 settembre, quando il giovane Rostov, in veste da camera, guardò fuori dalla finestra, vide che la giornata non poteva essere migliore per la caccia…”
Lev Tolstoj, Guerra e pace

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“… Di brutto c’è solo che il 15 settembre è così lontano..”
Gabriel García Márquez, Dell’amore e di altri demoni (segnalazione di Martina Landini)

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“… quella di una donna minuziosa che smarrì il suo unico figlio nell’affollata notte di un 15 settembre…”
Augusto Monterroso, Una su tre (Opere complete e altri racconti)

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“… Allora esco per strada, per fare tutte le cose che devo fare, il quindici di settembre…”
Paolo Nori, Bassotuba non c’è

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“… Nella notte del 15 settembre, Michel fece un sogno stranamente felice…”
Michel Houellebecq, Le particelle elementari

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