24 Luglio

24 luglio 2013

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Per il miei cinquant’anni, François organizzò una festicciola sublime da Armelle. C’erano gli amici di sempre e quelli recenti. Certe persone si rivedevano dopo lustri. Anche la meteorologia pensò di unirsi alla brigata: in quel memorabile 24 luglio ci beccammo un tornado seguito da una tempesta di grandine. In tre minuti, gli invitati erano fradici. Più tardi, dopo che ebbi spento le candeline, tutti anche i giovani Benjamin e Sarah, mi consegnarono una cassetta dove avevano registrato un brano del Viaggio. Era un’idea geniale

Annie François, La lettrice, 2000, tr. it. F. Bruno, Guanda 2000, p. 161

Ogni libro incontrato dalla narratrice durante la sua vita ha una storia, avvincente come un romanzo. Non solo per quello che il libro racconta, ma per il ruolo che ha nella stessa vita di chi lo legge. Che sia stato prestato o impacchettato per un trasloco, trovato su una bancarella, letto durante una malattia, è un testimone dell’esistenza a cui si è intrecciato. Al giorno del compleanno della narratrice, il 24 luglio, si collega per esempio la storia del romanzo dello scrittore francese Céline, Viaggio al termine della notte. Per tanti motivi, che risalgono alla sua adolescenza, la narratrice non è mai riuscita a leggerlo. E i suoi amici più cari decidono di registrarne la lettura, in tante cassette, come regalo per “quel memorabile 24 luglio”. 

 

Dicono del libro
“Che cosa trasforma un parallelepipedo di carta in un libro capace di influenzare la nostra vita? La passione, se non il furore, del lettore anzi della lettrice Annie François che narra le eroicomiche avventure di chi è libro-dipendente e a questo dio assoluto, tascabile o rilegato che sia, consacra la propria esistenza. Il bibliomane è vittima di una serie pressoché infinita di manie: la posizione, seduta o sdraiata; il luogo, solitario o affollato; i conforti accessori alla lettura, sigarette o cibo; le dimensioni del libro. Non solo: la patologia sviluppata dal lettore, che coinvolge, insieme all’intelligenza e alla vista, l’udito, l’odorato e il tatto, contagia anche la sua vita domestica, amorosa, sociale, professionale”.
(Dal risvolto di copertina dell’ed. Guanda, op. cit.)

Altre storie che accadono oggi

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“… 24 luglio. Ci svegliammo meravigliosamente ritemprati nello spirito e nelle forze…”
Edgar Allan Poe, Le avventure di Arhur Gordon Pym

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“…un’offensiva di tredici divisioni britanniche (appoggiate da 1400 pezzi d’artiglieria) contro la linea Serre-Montauban era stata decisa per il 24 luglio 1916…”
Jorge Luis Borges, Il giardino dei sentieri che si biforcano

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“… sarebbe un buon giornale quello che al primo gennaio del millenovecentoquattordici avesse annunciato lo scoppio della guerra per il ventiquattro luglio…”
José Saramago, L’anno della morte di Ricardo Reis

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“… 24 luglio 2003 Gillian, mia sorella, ha deciso di pronunciare il suo nome con la g dura lo stesso giorno in cui mia madre è tornata dalla luna di miele…”
Peter Cameron, Un giorno questo dolore ti sarà utile (segnalazione di Stella Bottai)

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“… Baia Novaglia, 24 luglio 1909. Muri nel mare! Rovine di un antico abitato…”
Hans Kitzmüller, Viaggio alle Incoronate (segnalazione di Sandra Muzzolini)