La rete degli scrittori del 2 novembre: da leggere sul Post

Marco Cassini, editore (SUR e minimum fax), direttore della Scuola del libro, raffinato saggista, il 2 novembre 2025 ha pubblicato su Il Post un articolo dal titolo Il giorno degli scrittori morti, sottotitolo: “Il 2 novembre accomuna Roberto Bolaño, Malcolm Lowry e Pier Paolo Pasolini, ucciso cinquant’anni fa”.
L’articolo attraversa e connette testi (tra cui Detective selvaggi, Sotto il vulcano) vicende personali e collettive, figure; entra ed esce dalla storia e dalla finzione, e restituisce una sorprendente e medianica rete di relazioni intorno alla data del “giorno dei morti”.
Così Cassini introduce il suo contributo:
“Ecco invece quello che mi è successo nelle ultime settimane: alcuni scrittori del passato, forse per vendicarsi del fatto che non voglio offrirgli la cena, sono tornati per dialogare fra loro, usando me (e la mia ossessione per numeri, date, coincidenze) come semplice medium”.
Muovendosi dalle date sulle pagine a quelle dei giorni vissuti e interrotti, allargando il cerchio a quel che succedeva intorno, a quello che sarebbe successo, Cassini raccoglie coincidenze magnetiche e sincronismi, che vanno letti nel suo palinsesto di citazioni e osservazioni, immersioni nei tempi, negli atlanti e nei calendari:

Marco Cassini, Il giorno degli scrittori morti, Il Post, 2 novembre 2025

 

24 Settembre

24 settembre 2025

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24 settembre
Mi sono svegliato tardi e senza appetito. Meglio così perché i soldi che mi restano sono pochi. La pioggia non è diminuita. Alla reception, quando chiedo di Frau Else, mi dicono che è a Barcellona o a Girona, al Gran Hospital, insieme al marito. Sulla gravità delle condizioni di quest’ultimo il commento è inequivocabile: sta morendo. La mia colazione è consistita in un latte e caffè e un croissant. Nel ristorante rimaneva solo un cameriere per servire cinque vecchi surinamesi e me.
L’Hotel del Mar, di colpo, si è svuotato. A metà pomeriggio, seduto sul balcone, mi sono reso conto che il mio orologio non funzionava. Ho cercato di caricarlo, gli ho dato qualche botta, ma non c’è stato niente da fare. Da quanto tempo è fermo? La cosa ha un qualche significato? Lo spero

Roberto Bolaño, Il Terzo Reich, 2010 (postumo), tr. it. I. Carmignani, Adelphi, 2010, p. 308

Il diario del giovane tedesco Udo Berger – in vacanza con la fidanzata in un albergo sulla Costa Brava – è cominciato il 20 di agosto e termina dopo poco più di un mese, insieme con la stagione balneare. Durante quel periodo si è dedicato a un wargame sul Terzo Reich, montato su un grande tavolo nella sua stanza. Oltre a Frau Else, la proprietaria dell’albergo, Udo conosce strani personaggi, con cui ingaggia partite piene di tensione, mentre il tempo del gioco si insinua in quello della vicenda. Fino alla fine del suo soggiorno, il 24 settembre, vigilia della partenza.

Dicono del libro

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