8 Novembre | 8 de Noviembre

8 novembre 2025

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The fiesta wouldn’t start till much later and the streets that remembered so many other Days of the Dead were fairly deserted. The bright Banners, the paper streamers, flashed: the great wheel brooded under the trees, brilliant, motionless. Even so the town around and below them was already full of sharp remote noises like explosions of rich colour. ¡Box! said an advertisement. ARENA TOMALÍN. Frente al Jardin Xicotancatl. Doming 8 de Noviembre de 1938. 4 Emocionantes Peleas. 

Malcolm Lowry, Under the Volcano, 1947

La fiesta non sarebbe cominciata che molto più tardi e le strade che ricordavano tanti altri Giorni dei Morti erano praticamente deserte. Labari e festoni smagliavano: la grande ruota panoramica meditava lucente sotto gli alberi, immobile. Anche la città intorno e sotto di loro era già colma di rumori bruschi, remoti, come scoppi di colori sgargianti. 
¡Boxe! annunciava un manifesto.  ARENA TOMALÍN di fronte al Jardín Xicotancatl. Domenica 8 di novembre 1938. 4  emozionanti combattimenti

Malcolm Lowry, Sotto il vulcano, 1947, tr. it. G.Monicelli, ed. cons. Feltrinelli, 1984, p. 61
 
Il romanzo Sotto il vulcano ha inizio il due novembre del 1939 nella cittadina messicana di Quauhnahuac, con due uomini – il dottor Vigil e Jacques Laruelle –  che sulla terrazza di un hotel rievocano il Console Geoffrey Firmin, morto l’anno prima. E il due novembre dell’anno prima, di nuovo il giorno dei Morti, fa la sua comparsa il Console, alcolizzato e sofferente per il rapporto con la moglie Yvonne. La complessa storia del Console e il suo destino seguono l’ordine dei dodici capitoli, dodici come i mesi dell’anno, in cui novembre ha il suo rilievo. La città si prepara alla fiesta, agli spettacoli, agli incontri di boxe – come quelli annunciati dal manifesto per l’8 di novembre – mentre il tempo è un abisso che è sempre pronto ad aspettarti dietro l’angolo.

Dicono del libro

 

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La rete degli scrittori del 2 novembre: da leggere sul Post

Marco Cassini, editore (SUR e minimum fax), direttore della Scuola del libro, raffinato saggista, il 2 novembre 2025 ha pubblicato su Il Post un articolo dal titolo Il giorno degli scrittori morti, sottotitolo: “Il 2 novembre accomuna Roberto Bolaño, Malcolm Lowry e Pier Paolo Pasolini, ucciso cinquant’anni fa”.
L’articolo attraversa e connette testi (tra cui Detective selvaggi, Sotto il vulcano) vicende personali e collettive, figure; entra ed esce dalla storia e dalla finzione, e restituisce una sorprendente e medianica rete di relazioni intorno alla data del “giorno dei morti”.
Così Cassini introduce il suo contributo:
“Ecco invece quello che mi è successo nelle ultime settimane: alcuni scrittori del passato, forse per vendicarsi del fatto che non voglio offrirgli la cena, sono tornati per dialogare fra loro, usando me (e la mia ossessione per numeri, date, coincidenze) come semplice medium”.
Muovendosi dalle date sulle pagine a quelle dei giorni vissuti e interrotti, allargando il cerchio a quel che succedeva intorno, a quello che sarebbe successo, Cassini raccoglie coincidenze magnetiche e sincronismi, che vanno letti nel suo palinsesto di citazioni e osservazioni, immersioni nei tempi, negli atlanti e nei calendari:

Marco Cassini, Il giorno degli scrittori morti, Il Post, 2 novembre 2025

 

2 Novembre

2 novembre 2025

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Il giorno dei Morti i due fidanzati godevano di una grande occasione: anche Mussia accompagnava il marito nella consueta visita al cimitero ed essi potevano così fare tutto con loro comodo, giovandosi anche del letto dei genitori. Si spogliavano un poco alla volta e Mirella andava a dipingersi il viso e gli occhi con rossetto, bistri e matite perché così piaceva a Luigi. E poi compariva nuda nella cupa stanza di noce, dipinta come un’attrice o una ballerina, con un paio di orecchini arabi di filigrana d’argento che tinnivano per tutto il pomeriggio come due campanelli. 
Durante sei anni di fidanzamento il giorno dei Morti e l’amore nella camera buia e ingombra di mobili lucidi e torniti, di specchiere e di arazzi, trascorsero tranquilli fin dopo l’imbrunire: quando una vaga tristezza s’impadroniva dei due fidanzati al punto da far diventare Mirella sempre più intraprendente e fantasiosa come per cacciare l’oscurità e la solitudine

Goffredo Parise, Il fidanzamento, 1956, ed. cons. in La grande vacanza. Il fidanzamento. Atti impuri, Mondadori, 1993, pp. 185-186

Dicono del libro

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